Quando ero piccola tenevo un diario. Un diario vero, con il lucchetto e le pagine bianche da riempire di scritte, con l'ingenuità che l'infanzia si porta dentro. Per scrivere usavo la matita, perchè il rumore della grafite sulla carta mi inebriava.
Poi sono cresciuta, e mi sono avvicinata alla fotografia. Ora racconto così la normalità di tutti i giorni, attraverso immagini non sempre tecnicamente "giuste". Ma non presento solo la mia realtà, ne presento una, dieci, mille.

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Il mio progetto

Da qualche tempo sto raccogliendo su una bacheca di Pinterest (un social network, anzi un interest network, dove si condividono immagini e video) una serie di immagini che hanno come filo conduttore la vita quotidiana dei miei followers (termine preso in prestito da Twitter): ho richiesto loro di inserire fotografie scattare nei momenti privati, dalla colazione ad una gita nel fine-settimana, dalle loro stanze di casa ad una serata tra amici. Di diverso da Facebook c'è il concetto che queste persone si riuniscono nella mia bacheca non per un desiderio voyeristico, ma per condividere un interesse in comune, ovvero quello di rendermi partecipe delle loro situazioni più "banali", ma che attraverso la fotografia e il potente mezzo di diffusione qual è Internet, acquistano una loro dignità.

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mercoledì 11 giugno 2014

#10 Si mangia, fra poco


"Si mangia... fra poco..."
Guardando questa bellissima immagine, la prima cosa che mi sono chiesta è se conosco le principali regole del galateo a tavola. Spulcio un po' su Internet, ed ecco cosa ho scoperto di fare già e cosa invece è meglio che inizi a fare per evitare figuracce (non che non le faccia lo stesso! A volte pare che il successo di certe mie serate fuori a cena sia inversamente proporzionale all'importanza della/e persona/e che ho seduta/e di fronte a me!); questi consigli li ho trovati sul sito di DRepubblica, che è anche un settimanale che leggo fino all'ultima pagina:
Buon appetito! L'errore: l’87% degli intervistati crede che dire “buon appetito” sia un atto di cortesia, ma in realtà è sbagliato iniziare il pasto così. Cosa dice il galateo: per gli aristocratici, infatti, la tavola era un'occasione per conversare, creare alleanze e sinergie. Il cibo era solo un contorno piacevole alla conversazione. La nobiltà non arrivava mai affamata ad una tavola formale. Ecco perché augurare buon appetito è scorretto. L'inizio del pasto avviene in silenzio e con disinvoltura, seguendo il padrone o la padrona di casa.
 - Cin Cin. L'errore: il 74% crede sia giusto che al brindisi venga detto "cin cin" ma anche in questo caso, si tratta di un'abitudine sbagliata. Cosa dice il galateo: "Cin cin" è frutto della moda orientale diffusa nello scorso secolo nei salotti borghesi, un augurio che non si addice alle situazioni formali, ma è ben peggiore il milanese "bollicine". Il galateo vuole che i calici vengano alzati con un piccolo e discreto cenno. Se qualcuno vuole fare un augurio che sia almeno sincero e motivato.
-  Formaggio e uova L'errore: l'82% non sa che formaggio e uova non devono mai essere tagliate con il coltello.Cosa dice il galateo: il coltello deve essere utilizzato solo per tagliare e le uova e il formaggio morbido possono essere tagliati con la forchetta, quindi non serve il coltello. Ancora peggiore sarebbe utilizzare il coltello per aiutarsi a raccogliere formaggio, uova o altro sulla forchetta, in questo caso meglio se vi aiutate con un pezzetto di pane.
-  Come spezzare il pane. L'errore: il 76% non sa che il pane va spezzato con le mani. Cosa dice il galateo: per lo stesso motivo del formaggio e delle uova, il pane non va mai tagliato a tavola con il coltello, bensì spezzato con le mani (influisce anche la religione su questo avvertimento del galateo). Il pane va spezzato in piccoli pezzi sul piattino da pane posto alla destra del piatto, senza riempire di briciole la tavola.
Posate. L'errore: il 79% crede erroneamente che sia giusto che nelle interruzioni del pasto le posate vadano appoggiate con i lembi al piatto e le basi sulla tovaglia. In realtà, non esiste indizio più evidente di "sgalateo" che le posate appoggiate con i lembi al piatto: sughi o oli possono colare sulla tovaglia e sporcare i manici delle posate.

Cosa dice il galateo: durante le pause le posate vanno messe nel piatto con i lembi rivolti verso il basso, la posizione esatta è raffigurata dalle 20.20 dell'orologio. Finito il pasto le posate sono con i lembi verso l’alto, parallele alle ore 6.30.
-  Tovagliolo. L'errore: il 56% pensa che il tovagliolo sulle gambe non possa essere utilizzato per la bocca. Ma il tovagliolo è sulla tavola per essere usato e non per decorazione. Cosa dice il galateo: deve essere utilizzato sopratutto ogni volta che si decide di bere un sorso di acqua o di vino. Sgradevole in una tavola formale vedere i calici degli invitati unti e con l'impronta della labbra.
-  Caffè. L'errore: il 68% crede sia corretto mettere in bocca il cucchiaino del caffè dopo aver mescolato. Cosa dice il galateo: in realtà, il cucchiaino va utilizzato solo per mescolare e viene portato alla bocca solo quando deve portare qualcosa, mai per pulirlo. Il caffè deve essere mescolato con delicatezza meglio se dal basso verso l'alto, il movimento circolare e veloce è molto scorretto. Il cucchiaino, dopo aver mescolato il caffè, va poggiato sul lato del piattino. 
Un ringraziamento a ©Chicca per la realizzazione dell'immagine.

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