Quando ero piccola tenevo un diario. Un diario vero, con il lucchetto e le pagine bianche da riempire di scritte, con l'ingenuità che l'infanzia si porta dentro. Per scrivere usavo la matita, perchè il rumore della grafite sulla carta mi inebriava.
Poi sono cresciuta, e mi sono avvicinata alla fotografia. Ora racconto così la normalità di tutti i giorni, attraverso immagini non sempre tecnicamente "giuste". Ma non presento solo la mia realtà, ne presento una, dieci, mille.

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Il mio progetto

Da qualche tempo sto raccogliendo su una bacheca di Pinterest (un social network, anzi un interest network, dove si condividono immagini e video) una serie di immagini che hanno come filo conduttore la vita quotidiana dei miei followers (termine preso in prestito da Twitter): ho richiesto loro di inserire fotografie scattare nei momenti privati, dalla colazione ad una gita nel fine-settimana, dalle loro stanze di casa ad una serata tra amici. Di diverso da Facebook c'è il concetto che queste persone si riuniscono nella mia bacheca non per un desiderio voyeristico, ma per condividere un interesse in comune, ovvero quello di rendermi partecipe delle loro situazioni più "banali", ma che attraverso la fotografia e il potente mezzo di diffusione qual è Internet, acquistano una loro dignità.

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mercoledì 30 luglio 2014

#35 Corea Russia 2014



"Corea Russia 2014"
"La Russia di Fabio Capello non va oltre l’1-1 contro la Corea del Sud nel primo turno del Girone H del Mondiale." 
Straordinario, questo scatto. Quasi vorrei non commentarlo per mantenere integra l'essenza dell'immagine. La trovo di una spontaneità incredibile. Tralasciando la bassa qualità (questo è un caso lampante in cui si comprende come la tecnica possa venir sottomessa dall'"artisticità"), e mettendo da parte la circostanza in cui è stata realizzata la fotografia (quest'anno i Mondiali non mi hanno coinvolto più di tanto), si nota come la composizione sia, nella sua estemporaneità, un piacevole insieme di braccia alzate, volti esultanti, capelli svolazzanti. Pare di sentire le urla di gioia che si disperdono in quest'atmosfera.
Già che sono in argomento, invito a sfogliare il libro fotografico che il fotografo tedesco Dieter Leistner ha realizzato viaggiando tra Corea del Nord e Corea del Sud, unite prima che una restasse fedele al comunismo e l'altra si aprisse al capitalismo. Egli è stato in grado di immortalare la differenza attuale fra i due paesi in un libro dal titolo "Korea-Korea", corredati da alcuni diari di viaggio. "Seoul, capitale della Corea del Sud, appare moderna, prosperosa, dinamica, piena di negozi aperti anche la notte; i giovani vestono stravaganti, le vie sono brulicanti, le scuole dotate di tecnologia. Pyongyang, capitale della Corea del Nord, appare invece desolata, sotto lo sguardo austero di statue raffiguranti i leader, e supercontrollata per motivi di sicurezza; i palazzi sono vecchi e fatiscenti, le scuole non hanno attrezzature, i giovani vestono in uniforme e quasi nulla è aperto al pubblico" (tratto da dagospia.com ). 
Un ringraziamento a ©NicolaFerruzzi per la realizzazione dell'immagine.

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