Quando ero piccola tenevo un diario. Un diario vero, con il lucchetto e le pagine bianche da riempire di scritte, con l'ingenuità che l'infanzia si porta dentro. Per scrivere usavo la matita, perchè il rumore della grafite sulla carta mi inebriava.
Poi sono cresciuta, e mi sono avvicinata alla fotografia. Ora racconto così la normalità di tutti i giorni, attraverso immagini non sempre tecnicamente "giuste". Ma non presento solo la mia realtà, ne presento una, dieci, mille.

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Il mio progetto

Da qualche tempo sto raccogliendo su una bacheca di Pinterest (un social network, anzi un interest network, dove si condividono immagini e video) una serie di immagini che hanno come filo conduttore la vita quotidiana dei miei followers (termine preso in prestito da Twitter): ho richiesto loro di inserire fotografie scattare nei momenti privati, dalla colazione ad una gita nel fine-settimana, dalle loro stanze di casa ad una serata tra amici. Di diverso da Facebook c'è il concetto che queste persone si riuniscono nella mia bacheca non per un desiderio voyeristico, ma per condividere un interesse in comune, ovvero quello di rendermi partecipe delle loro situazioni più "banali", ma che attraverso la fotografia e il potente mezzo di diffusione qual è Internet, acquistano una loro dignità.

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sabato 18 ottobre 2014

#42 Chocolate for breakfast


"Chocolate for breakfast"
(well... not everyday in life... but much!)
Non immaginate quante volte io abbia provato a realizzare un tortino di cioccolato di questo tipo, con la crosticina leggera e il cuore caldo e cremoso che si scioglie in bocca! I risultati erano, più che altro, dei soufflé troppo consistenti per i palati più delicati (mia sorella, ad esempio). Così, mia cara Genevieve, che hai creato questo capolavoro, hai la mai massima stima. Dici che non lo prepari tutti i giorni, ma sono sicura che la mattina in cui i tuoi familiari si svegliano e si ritrovano in tavola una delizia del genere, sia festa per tutta la restante giornata. Magari, quando vorrai, mi scriverai la tua ricetta segretissima. Intanto, già sento il profumo delle feste che si avvicinano, già mi vedo ai fornelli a fare esperimenti, a mischiare questo con quello, a mescolare pietanze con aromi penetranti, perchè per me la cucina deve essere il giusto compromesso tra tradizione e innovazione. Ci sono, infatti, quei piatti particolari che ti rimandano indietro negli anni, quei profumi e quelle consistenze che mai dimenticherai, e che ti tengono legata alle tue origini. Ci sono, invece, certi altri piatti che hai provato nel tal ristorante, dai gusti nuovi e curiosi, che ti fan venire il desiderio di riproporli a casa, aggiungendo la tua interpretazione: un tocco di cannella, un pizzico di pepe rosa, una punta di sale nero. Ed è così che ci si diletta, mettendola sul ridere, nella carriera della massaia, nel tentativo di imitare gesti e tecniche di mamme e nonne. Per non dimenticare.
Un ringraziamento a ©GenevieveEmilieRose per la realizzazione dlel'immagine.


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