Quando ero piccola tenevo un diario. Un diario vero, con il lucchetto e le pagine bianche da riempire di scritte, con l'ingenuità che l'infanzia si porta dentro. Per scrivere usavo la matita, perchè il rumore della grafite sulla carta mi inebriava.
Poi sono cresciuta, e mi sono avvicinata alla fotografia. Ora racconto così la normalità di tutti i giorni, attraverso immagini non sempre tecnicamente "giuste". Ma non presento solo la mia realtà, ne presento una, dieci, mille.
Il mio progetto
Da qualche tempo sto raccogliendo su una bacheca di Pinterest (un social network, anzi un interest network, dove si condividono immagini e video) una serie di immagini che hanno come filo conduttore la vita quotidiana dei miei followers (termine preso in prestito da Twitter): ho richiesto loro di inserire fotografie scattare nei momenti privati, dalla colazione ad una gita nel fine-settimana, dalle loro stanze di casa ad una serata tra amici. Di diverso da Facebook c'è il concetto che queste persone si riuniscono nella mia bacheca non per un desiderio voyeristico, ma per condividere un interesse in comune, ovvero quello di rendermi partecipe delle loro situazioni più "banali", ma che attraverso la fotografia e il potente mezzo di diffusione qual è Internet, acquistano una loro dignità.
GRAZIE PER LA VISITA, E SIETE LIBERI DI COMMENTARE!
#16 Cherry Trees
"Cherry Trees"
Che immagine scintillante mi è capitata sulla mia bacheca di Pinterest! Non potevo non condividerla sul mio blog, sarebbe stato uno spreco. Non è stato specificato dove si trova esattamente questo posto, ma è così necessario saperlo? Non basta gustarne la vista con gli occhi spalancati e la bocca aperta? Non basta immaginarsi là, accucciati sotto un cherry tree, un albero di ciliegio, e rilassarsi in un mare di verde? Non basta immedesimarsi in quelle foglie colorate, fortunate di poter partecipare, silenziose, alle conversazioni della gente? Io credo di sì, credo nelle potenzialità dell'immaginazione. Sono sostanzialmente una ragazza pragmatica, ma non nego di abbandonarmi, ogni tanto, a questo tipo di atteggiamento estetico; mi permette di spaziare la mente verso conoscenze più estese, non date solo dall'esperienza razionale.Il perdersi in pensieri lontani dalla realtà dei fatti non è una distrazione, ma è una sorta di accrescimento personale, intimo, di cui gelosamente ci facciamo portatori. Niente di cui vergognarsi, ma bisogna stare attenti a non far diventare ciò una chiusura autoriflessiva che blocca la comunicazione con gli altri! Non è forse più soddisfacente condividere con chi ci sta a cuore queste sensazionali scoperte, o, per dirla alla Joyce, queste "epifanie"?
Un ringraziamento a ©LouCesario per la realizzazione dell'immagine.
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