Quando ero piccola tenevo un diario. Un diario vero, con il lucchetto e le pagine bianche da riempire di scritte, con l'ingenuità che l'infanzia si porta dentro. Per scrivere usavo la matita, perchè il rumore della grafite sulla carta mi inebriava.
Poi sono cresciuta, e mi sono avvicinata alla fotografia. Ora racconto così la normalità di tutti i giorni, attraverso immagini non sempre tecnicamente "giuste". Ma non presento solo la mia realtà, ne presento una, dieci, mille.
Il mio progetto
Da qualche tempo sto raccogliendo su una bacheca di Pinterest (un social network, anzi un interest network, dove si condividono immagini e video) una serie di immagini che hanno come filo conduttore la vita quotidiana dei miei followers (termine preso in prestito da Twitter): ho richiesto loro di inserire fotografie scattare nei momenti privati, dalla colazione ad una gita nel fine-settimana, dalle loro stanze di casa ad una serata tra amici. Di diverso da Facebook c'è il concetto che queste persone si riuniscono nella mia bacheca non per un desiderio voyeristico, ma per condividere un interesse in comune, ovvero quello di rendermi partecipe delle loro situazioni più "banali", ma che attraverso la fotografia e il potente mezzo di diffusione qual è Internet, acquistano una loro dignità.
GRAZIE PER LA VISITA, E SIETE LIBERI DI COMMENTARE!
#17 Beautiful day in Bassano del Grappa
"Beautiful day in Bassano del Grappa, at the foothills of the Alps"
E' piacevole poter "visitare" luoghi in cui non sono mai stata attraverso le immagini dei miei followers! E' anche per questo che ogni giorno carico l'immagine che ritengo più stimolante, quell'immagine che colpisce particolarmente la mia attenzione e mi rimanda a qualcosa di archetipo che è insito in ognuno di noi. Si potrebbe benissimo parlare di punctum, seguendo il significato che Roland Barthes, saggista e semiologo, attribuisce a questo termine di derivazione latina. "Puntura, macchiolina, piccolo buco, piccolo taglio"; un dettaglio di una foto "disturba" l'unità della superficie e sarà in grado di rendere possibile una lettura critica dell'immagine. "Una volta scoperto tale punctum, non possiamo che diventare lettori attivi della scena", scrive Graham Clarke in La fotografia, una storia culturale e visuale. Questa foto ha una sua forza interna, una sua dinamica, un suo gioco di spazi aperti e spazi chiusi, un suo alternarsi di luci e di ombre che definisce l'atmosfera generale dell'immagine. Ora vi chiedo: guardando questa immagine, vi verrebbe mai voglia di visitare voi stessi questa città? Io, da studentessa di Fotografia, vi rispondo di sì. La spontaneità di certi scatti si percepisce a pelle, un'intuizione che squarcia la banalità di certe foto pubblicitarie da cui siamo perennemente circondati, e che riporta il gusto per l'amatorialità alla sua giusta posizione e ad una sua dignità.
Un ringraziamento a ©FrancescaBertirossi per la realizzazione dell'immagine.
Nessun commento:
Posta un commento