Quando ero piccola tenevo un diario. Un diario vero, con il lucchetto e le pagine bianche da riempire di scritte, con l'ingenuità che l'infanzia si porta dentro. Per scrivere usavo la matita, perchè il rumore della grafite sulla carta mi inebriava.
Poi sono cresciuta, e mi sono avvicinata alla fotografia. Ora racconto così la normalità di tutti i giorni, attraverso immagini non sempre tecnicamente "giuste". Ma non presento solo la mia realtà, ne presento una, dieci, mille.

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Il mio progetto

Da qualche tempo sto raccogliendo su una bacheca di Pinterest (un social network, anzi un interest network, dove si condividono immagini e video) una serie di immagini che hanno come filo conduttore la vita quotidiana dei miei followers (termine preso in prestito da Twitter): ho richiesto loro di inserire fotografie scattare nei momenti privati, dalla colazione ad una gita nel fine-settimana, dalle loro stanze di casa ad una serata tra amici. Di diverso da Facebook c'è il concetto che queste persone si riuniscono nella mia bacheca non per un desiderio voyeristico, ma per condividere un interesse in comune, ovvero quello di rendermi partecipe delle loro situazioni più "banali", ma che attraverso la fotografia e il potente mezzo di diffusione qual è Internet, acquistano una loro dignità.

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lunedì 1 settembre 2014

L'Agosto... che fu


"Venezia"
Riassumo così il mio mese di Agosto: Venezia. Ho lavorato tutto il mese, per poi concedermi un piccolo break in questa meravigliosa città-sull'acqua. O forse è meglio precisare che questa vacanza me l'ha concessa il mio ragazzo. Un cavaliere.
E' doveroso, inoltre, fare un po' di pubblicità all'hotel che ci ha ospitati, in quanto ci ha soddisfatto pienamente e ci ha permesso un soggiorno indimenticabile. Non lasciatevi ingannare dal nome, non è per niente spregevole. Lo trovo, invece, di una finezza degna delle calli veneziane.


Un Agosto che non sembra nemmeno Agosto, aggiungerei. Ma non voglio lamentarmi del tempo, o finirei per sembrare una di quelle persone che tergiversano sulle condizioni meteorologiche per sviare una conversazione fastidiosa. Mi ricordo, però, di certi "Agosti" in cui non si riusciva a dormire la notte, in cui le zanzare ronzavano a più non posso e il lenzuolino si appiccicava al corpo. Ricordo di lunghe giornate in piscina, di aperitivi sul lago, di rinfrescanti granite e di ventilatori a massima velocità. Ora, di questo Agosto, mi è rimasta la sensazione di aria fredda nelle vene. E per di più, non sono nemmeno abbronzata.
Un ringraziamento a ©FrancescaBertirossi per la realizzazione dell'immagine. 



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